Controllare il rischio di una misurazione.


Per controllare il rischio di un processo di misurazione spesso si utilizza il T.U.R. (Test Uncertainty Ratio) e cioè il rapporto tra l’incertezza e la tolleranza (o specifica). Un altro metodo per controllare il rischio di una misurazione potrebbe essere il calcolo del CpK. Il motivo per cui questo è importante è perché non tutti prestano attenzione alla posizione della misurazione e quindi il livello di rischio o probabilità di falsa accettazione (PFA) può essere molto superiore al 5 %. Pertanto, utilizzando un metodo statistico come il CpK viene considerata anche la posizione della misurazione ed è possibile controllare il livello di rischio associato ad essa. Molti laboratori di taratura trasferiscono il rischio all’azienda che richiede il servizio a loro insaputa e quindi di conseguenza al “consumatore” finale. Il motivo per cui bisogna preoccuparsi garantire un controllo del rischio è che il superamento di un limite di rischio elevato porterà a decisioni sbagliate, guasti nei prodotti, disservizi e può impattare anche sulla sicurezza e la salute delle persone. Quando l’incertezza di misura viene stimata correttamente e vengono controllati i limiti di rischio di una misurazione, il mondo diventa più efficiente e più sicuro.

 

Pubblicata la norma ISO 45001


 

Il 12 marzo 2018 è stata pubblicata la nuova norma ISO 45001 sui sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro.

Oggi la norma volontaria nel settore della salute e sicurezza sul lavoro più diffusa è lo standard BS OHSAS 18001. Le imprese già certificate secondo la BS OHSAS 18001 possono aggiornare il loro sistema alla nuova norma. Come sempre è pervisto un periodo transitorio di 3 anni.

La norma ISO 45001 è organizzata secondo la cosiddetta HLS “High Level Structure”, ossia una struttura comune a tutti gli standard ISO con lo scopo di omogeneizzare le diverse norme sui sistemi di gestione.

I principali obiettivi della nuova norma ISO 45001 sono:

  • essere riconosciuta a livello internazionale­
  • declinare requisiti effettivamente flessibili ed adattabili con modalità diverse a piccole e grandi aziende ­
  • semplificare la gestione senza  necessariamente la moltiplicare o rendere ridondante la documentazione.
  • consentire la gestione dei requisiti, anche legali, di salute e sicurezza sul lavoro senza che siano necessarie risorse aggiuntive per la gestione del sistema
  • La norma assegna maggior attenzione al contesto in cui opera l’organizzazione, che comprende tutti gli aspetti esterni e interni che hanno un significativo impatto sulla realizzazione dei loro obiettivi di gestione dalla salute e della sicurezza sul lavoro. Un ruolo di primo piano spetta al top management, che dovrà dimostrare leadership e impegno nel gestire la salute e la sicurezza sul lavoro e identificare e descrivere chiaramente le opportunità di miglioramento della salute e della sicurezza sul lavoro in un processo specifico.